Mattia Schieppati

Lanciato negli Usa lo scorso mese di settembre, secondo quanto annunciato da Google sarebbe pronto per lo sbarco anche in Europa («nei prossimi mesi», è stato detto) Android Pay, il sistema di pagamenti via smartphone per tutti i device equipaggiati con il sistema operativo Android. Più di un milione di punti vendita al dettaglio negli Stati Uniti sono già dotati dei dispositivi per accettare Android Pay, che si basa sulla tecnologia Near Field Communications (NFC), e attualmente 7 telefoni Android su 10 negli Stati Uniti sono attrezzati per Android Pay.

Il sistema di pagamento supporterà le carte di credito e di debito Visa e MasterCard di diversi istituti bancari che sono stati già coinvolti nel servizio, tra cui Bank of Scotland, First Direct, Halifax e Lloyds Bank.

Uno sbarco praticamente obbligato, dal momento che nel Regno Unito è già presente dallo scorso luglio il servizio Apple Pay e una risposta decisa del principale competitor della casa di Cupertino non poteva farsi attendere ancora per molto. Anche in considerazione del fatto che entro il 2016 arriverà in Europa, sempre con prima tappa il Regno Unito, anche Samsung Pay, il sistema di pagamento proprietario messo a punto dell’azienda coreana (che è equipaggiata con sistema operativo Android) che ha il vantaggio di essere compatibile con i normali Pos presenti alle casse dei negozi, non solo quindi con quelli dotati di tecnologia senza fili Nfc. La Gran Bretagna è per tutti questi competitor un mercato molto interessante: secondo quanto riportato dal Guardian, nel corso del 2015, gli acquirenti britannici hanno realizzato quasi 1 miliardo di acquisti tramite strumenti di pagamento “contactless”.

Ma la sfida infinita – e già abbastanza affollata – non è destinata a fermarsi qui. Apple Pay, infatti, entro Natale potrebbe andare oltre le app e sbarcare sui siti web. Il servizio sarà disponibile sul browser Safari per iPhone e iPad che hanno il lettore di impronte digitali. Apple starebbe inoltre valutando di estenderlo anche ai suoi computer Mac. In questo modo Apple potrebbe entrare in diretta competizione con PayPal e il suo sistema di pagamenti mobile “One Touch” che funziona su applicazioni e siti web.