Al centro del Salone dei Pagamenti la Payvolution: secondo
anticipazioni ufficiali, con il prossimo aggiornamento del sistema iOs
l’assistente vocale di Apple darà la possibilità di effettuare transazioni e
pagamenti attraverso un semplice “comando a voce”. Senza nemmeno più
muovere un dito …
Di Mattia Schieppati
«Ciao Siri, manda 20 euro al mio amico Tommaso». Nel futuro,
probabilmente abbastanza prossimo, dei sistemi di gestione delle transazioni da
mobile probabilmente per trasferire cifre di denaro o effettuare pagamenti non
sarà più nemmeno necessario prendersi la briga di dare due colpetti di indice
all’app di pagamento. Basterà comunicare a voce allo smartphone la propria
intenzione, et voilà la transazione è compiuta. Si tratta di
un’anticipazione uscita dalla chat-newsroom ufficiale di Apple, d’accordo, e
che ha anticipato di poche ore lo sbarco sul mercato di un attesissimo iPhone7
e di tutta una nuova gamma di prodotti e servizi della Mela di Cupertino,
presentati 2 giorni fa a livello mondiale (mentre un aggiornamento del sistema
operativo iOs 10, con un importante upgrade proprio di Siri, verrà presentato
il 13 settembre). È quindi anche possibile che questa voce faccia parte del
gran battage mediatico mosso per accalappiare l’attenzione.
Ma la sostanziale ufficialità della fonte fa capire che a
qualcosa di concreto, in questa direzione, Tim Cook e compagnia stanno
seriamente lavorando. Ovvero, all’implementazione di Siri, l’assistente
digitale presente nei dispositivi iOS, di funzioni allargate anche al campo dei
pagamenti e del money transfer. Non fantascienza ma realtà se si considera che
tutto lo sforzo di sviluppo legato all’assistente vocale va nella direzione di
integrare Siri con i sistemi di messaggistica: già oggi è possibile inviare un
messaggio vocale senza nemmeno sfiorare la tastiera dello smartphone attraverso
l’utilizzo combinato di Siri e WhatsApp, così come è possibile, grazie
all’accordo e all’allineamento tecnologico tra Apple e LinkedIn, mandare
attraverso Siri un messaggio alla propria rete di contatti del social network
delle professioni.
Il canale insomma esiste ed è già stato abbondantemente
testato. A questo punto, far transitare parole o somme di denaro richiede solo
un piccolo passo in più. Già sono attive sperimentazioni in questo senso con
app di pagamento come Square Cash o Monzo, o l’autenticazione attraverso il
sensore di riconoscimento TouchId, di cui sono equipaggiati i più recenti
device Apple. Se si considera il gran lavoro che diversi big tecnologici stanno
facendo sul fronte del riconoscimento vocale in termini di sicurezza
biometrica, ecco che probabilmente non sarà più nemmeno necessario questo
passaggio sulla tastiera: Siri potrebbe essere benissimo in grado di capire, da
un semplice «ciao», se colui che sta parlando è il proprietario del dispositivo
e quindi la persona autorizzata anche a effettuare transazioni di denaro.
Blog specializzati, che subito di fronte a questo scenario
hanno drizzato le orecchie, hanno già scritto che questo potenziamento di Siri
rappresenta «il più grande sviluppo nell’ambito del sistema Apple dell’era
post-Jobs». Una bella responsabilità per la dolce e discreta Siri …