Nato
nel 2012, Better Than Cash Alliance è l’organismo sovranazionale, gestito
dall’ONU, che promuove l’uso della moneta digitale anche nei paesi in via di
sviluppo. Perché la dematerializzazione dei pagamenti è così al centro
dell’inclusione sociale? E con quali benefici? Sono grandi temi che affronterà
il Salone dei Pagamenti …  

Di
Giovanni Medioli

L’accesso
ai mezzi di pagamento è un bene fondamentale come e quanto l’accesso all’acqua,
al cibo, all’istruzione. E spesso l’accesso al cibo, all’acqua e all’istruzione
dipende proprio dall’accesso ai mezzi di pagamento. Parte da questa filosofia Better Than Cash
Alliance – BTCA
, ovvero “Patto
per fare meglio del contante”, l’organismo sovranazionale gestito dal Fondo di
sviluppo economico delle Nazioni Unite (UNCDF), lanciato nel settembre del 2012
“in risposta alla crescente domanda pubblica e privata per una migliore difesa,
ricerca e indirizzo nella digitalizzazione dei pagamenti”.

È stato
fondato da alcune delle maggiori organizzazioni non profit e caritatevoli
mondiali fra cui le fondazioni Bill & Melinda Gates, Citi, Ford, Omidyar
Network, USAID
. Hanno immediatamente aderito al progetto alcune delle
società leader nel mondo della dematerializzazione dei pagamenti come Mastercard
e Visa
. Oggi i soggetti aderenti al patto sono oltre cinquanta fra
organizzazioni internazionali, aziende e i governi di oltre venti paesi in via
di sviluppo che hanno iniziato ad applicare i programmi di dematerializzazione
suggeriti dal patto, con effetti positivi tangibili sia a livello di inclusione
sociale che di miglioramento delle performance economiche del paese (in termini
di incremento del Pil).

Ma perché
la dematerializzazione dei pagamenti è così importante a livello sociale e
dello sviluppo? La risposta può apparire complessa, ma in realtà è più che
altro molto articolata.

Punto uno,
secondo la spiegazione che ne da BTCA: ogni anno «molti miliardi di dollari di
pagamenti in contanti vengono effettuati dai governi, dal settore privato e
dalle organizzazioni per lo sviluppo alle persone che vivono nei paesi
emergenti, inclusi milioni di persone povere. L’esperienza ha dimostrato che
passare dal contante ai pagamenti elettronici è la strada per fornire una gamma
più vasta di servizi finanziari
, è molto più sicuro della gestione del
contante, specialmente per le donne, è molto più efficiente per le persone a
basso reddito».

Punto due:
«i pagamenti elettronici permettono un notevole risparmio nei costi di
gestione delle transazioni e un livello molto più elevato di trasparenza»
rendendo meno facili fenomeni come la corruzione, la concussione, l’economia
criminale, la creazione di mercati neri.

Terzo
punto: «unificare le esperienze e gli sforzi per un passaggio verso i pagamenti
elettronici a livello globale può assicurare maggiori benefici, una transizione
più rapida ed efficace, la soluzione di problemi e resistenze, grazie a
un’organizzazione dedicata esclusivamente a fornire soluzioni globali,
condivisione di competenze, collaborazione e consulenza
».

Questo, da
quattro anni, è il compito che si è prefisso BTCA che ha già avviato numerosi
programmi di accelerazione della dematerializzazione dei pagamenti nei paesi
aderenti al patto che iniziano con studi di fattibilità specifici per ogni
realtà in cui si interviene con obiettivi sostenibili e scalari.

Messico,
India, Filippine
hanno già risultati tangibili da dimostrare. Ma non solo, perché BTCA, in
collaborazione con la Banca Mondiale (che è l’organismo dell’ONU che
sovraintende alla cooperazione allo sviluppo) ha avviato anche una serie di
programmi di intervento nelle emergenze, dimostrando che i pagamenti
elettronici possono essere un efficiente strumento di intervento per portare aiuto dove si sono verificate catastrofi, per la gestione diproblemi umanitari e per avviare programmi di ricostruzione. Fra i
sostegni quelli sull’emergenza dei rifugiati siriani, i programmi di
aiuto alimentare in Afghanistan, la risposta a disastri naturali in Cile
e Bangladesh
.

Non solo con strumenti caritatevoli come le raccolte di fondi tramite
smartphone
, ma anche con soluzioni più avanzate come gli e-voucher,
il lancio di piattaforme di crowdfunding in rete e altre ancora studiate
specificatamente per ogni realtà. Strumenti operativi in grado di sostenere
l’impatto positivo e inclusivo dei pagamenti digitali per i governi, le
aziende, la popolazione, declinati secondo cinque diverse linee  – business,
pubblica amministrazione
, partner per lo sviluppo, diagnostica di ecosistema,
misuratore dell’efficienza dei pagamenti
– per massimizzare la diffusione
della cultura dei pagamenti digitali nel mondo (e non solo nei paesi in via di
sviluppo) e per tutti i soggetti coinvolti (clicca qui).