Si terrà venerdì 24 novembre, nell’ambito del Salone dei Pagamenti, la nuova edizione del convegno dedicata a post-trading e T2S. Obiettivo: analizzare e confrontarsi sulle nuove sfide operative e regolamentari, come il progetto Vision 2020 e il superamento delle “barriere Giovannini”. Non solo: alle porte c'è anche la rivoluzione digitale con l'introduzione della blockchain. David Sabatini dell'ABI, chair della sessione d’apertura, anticipa i temi chiave (qui il programma completo)

di Flavio Padovan

 

Sarà un'edizione particolarmente interessante e piena di novità quella 2017 del Post-Trading & T2S Forum   che si terrà a Milano il 24 novembre al MiCo di Milano. Innanzitutto, perché a settembre si è completata con successo anche l’ultima finestra di migrazione a Target2-Securities (T2S) ed è quindi possibile tracciare un primo bilancio della piattaforma dell’Eurosistema per il regolamento in base monetaria delle operazioni in titoli, che ora opera a pieno regime. E poi perché, a fronte di un progetto che si sta chiudendo con successo – benché con alcuni aspetti su cui è ancora necessario lavorare – si aprono nuove sfide operative, regolamentari e tecnologiche per il mondo del post-trading. A pochi giorni dal Forum organizzato da ABIEventi, abbiamo incontrato David Sabatini, Responsabile Ufficio Finanza ABI, per avere alcune anticipazioni sul convegno e sugli ultimi trend del settore.

“Quest'anno il Post-Trading & T2S Forum è focalizzato su 3 macro-temi, anche se molto integrati tra di loro. Il primo è sicuramente Target2-Securities: dopo 10 anni si è chiuso il progetto con la migrazione degli ultimi Paesi: Spagna, Lituania, Lettonia e Estonia. Con tutte e 20 le piazze finanziarie previste integrate su T2S, ora è possibile iniziare a valutare l'operatività a pieno regime della piattaforma e capire insieme quali sono gli aspetti su cui intervenire ancora per migliorarne ulteriormente la funzionalità e l'efficienza, come accade abitualmente per tutti i progetti complessi. Inoltre, al Forum ci confronteremo sul raggiungimento degli obiettivi finali del progetto, vale a dire se siano già visibili i vantaggi previsti in termini di maggiore integrazione e di più elevata efficienza del mercato finanziario europeo e se il sistema sta generando maggiore competitività tra tutti gli attori. Particolarmente interessante la partecipazione dei rappresentanti di Banca d'Italia e della Banca Centrale Europea, con cui cercheremo di avere maggiori dettagli sui progetti futuri che impatteranno sul mondo del post-trading e anche su Vision 2020 e le sue eventuali ricadute in questo campo”.

Oltre T2S, quali sono gli altri due macro-temi di questa edizione?

“Sono le iniziative avviate dalla Commissione europea per rimuovere le barriere che ancora pesano sull'efficienza di questo mercato, e poi l'impatto delle nuove tecnologie digitali come la Distributed Ledger Technology (Dlt), tra cui la blockchain. Per quanto riguarda il primo tema, si è chiusa da pochissimi giorni, il 15 novembre, la consultazione pubblica sul post-trade aperta a fine agosto dalla Commissione europea. Partendo dalle conclusioni presentate dall'European Post-Trade Forum (Eptf), il gruppo di esperti costituito per dare nuovo impulso alla rimozione degli ostacoli alla piena integrazione europea del settore, la Commissione ha chiesto agli stakeholders, tra l'altro, di inviare osservazioni utili per superare le barriere individuate dall'Eptf aggiornando l'elenco già contenuto nella relazioni Giovannini del 2001 e 2003. Al Forum cercheremo di capire quali potranno essere le iniziative e revisioni legislative che la Commissione intende intraprendere su questo tema, anche sulla base della risposta alla consultazione, così come sugli altri dossier aperti quali Csdr, Emir, Ccp Rr, Shrd”.

Infine, l'impatto del digitale sul mondo del post-trading...

“A questo tema è dedicata l'intera sessione finale. Si tratta di una rivoluzione annunciata, su cui sia la Commissione europea sia la European Banking Federation stanno avviando importanti iniziative. È necessario capire gli impatti che potranno avere l'adozione della tecnologia blockchain e, più in generale, della Distributed Ledger Technology per essere in grado di prepararsi per tempo, riuscendone così a sfruttare tutte le potenzialità in termini di efficienza e riduzione dei costi”.